Peperoni ripieni

Sono andata a vivere da sola all’età di 19 anni a Roma e, nonostante la mia passione verso il cibo, prima del mio trasferimento non mi ero mai posta il problema di dover imparare a cucinare come si deve.
Perchè sforzarsi se hai mamma e nonna in casa?
Mi limitavo a mangiare e, accidentalmente, a sperimentare qualcosa di nuovo insieme a mia sorella (ricordo ancora i tramezzini ripieni di…boh…ricoperti con granella di pancarrè avanzato o la lattuga arrotolata con dentro “cose” che…ops…ma le avrò lavate prima di utilizzarle?).
Insomma, la mia conoscenza culinaria si limitava a Mamma che chiama dall’ufficio: “Vale, prendi una pentola alta, riempila quasi fino all’orlo con dell’acqua e mettila sul fuoco. Quando l’acqua bolle, aggiungi un pugno di sale grosso, poi arrivo io…”

Ecco.

A Roma, ormai lontana da casa e con l’aiuto delle mie coinquiline, ho continuato a sperimentare, bruciando pentole, padelle e nutrendomi di un sacco di cose congelate e precotte.
Tra un fallimento e l’altro, però, avevo ormai imparato le basi della cucina tradizionale tipica dello studente fuori sede:
Pasta al pomodoro
Pasta al tonno
Pasta alla crudaiola
Insalate varie
Petto di pollo arrostito

Dopo qualche anno mi sono trasferita a Lecce e lì, conoscendo il mio amore per la buona cucina (e la mia voracità), qualcuno ha pensato bene di regalarmi un bel libro di ricette in modo che potessi finalmente cucinare qualcosa di decente e diverso dal solito.
Così ho iniziato a “spadellare” e, incredibile ma vero, le ricette che realizzavo seguendo il libro mi pareva producessero ottimi piatti!
Mi sono sbizzarrita con carne, verdure e, addirittura con i dolci (che, se non l’aveste notato, non sono in cima alle mie preferenze).
Finalmente i miei piatti hanno iniziato ad avere un senso: il gusto!

Una delle ricette che amo particolarmente di questo libro è quella dei peperoni ripieni.
Facilissima, economica e dal sapore rustico e intenso.
Il mio consiglio è di prepararli la sera prima e di scaldarli leggermente il giorno successivo, ma sono sicura che sarà moooolto difficile resistere al loro profumo e aspettare così a lungo per assaggiarli…

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Ingredienti:
(per 4/6 persone)
• 4 peperoni gialli (ma io uso anche quelli rossi a volte)
• 200 gr di pangrattato
• 200 gr di olive verdi (la ricetta originale prevede quelle nere salentine)
• 12 pomodorini ciliegino
• un mazzetto di prezzemolo
• 2 cucchiai di capperini (io preferisco quelli sotto sale)
• 1 spicchio d’aglio
• olio evo q.b.
• pepe q.b.
• sale q.b.

Preparazione:
Mettete in una ciotola il pangrattato e bagnatelo con abbondante olio.
Unite le olive snocciolate e tagliate a metà, i pomodorini anch’essi tagliati a metà o in quarti, il prezzemolo tritato e l’aglio secondo il vostro gusto, tritando uno spicchio intero oppure solo metà o semplicemente strofinando la ciotola, l’importante è che si senta il suo profumo nel ripieno. Io personalmente scelgo un piccolo spicchio, lo trito e lo aggiungo al composto.
Aggiungete i capperini, un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Mescolate.
Tagliate a metà i peperoni e riempiteli con questo composto.
Ungete una teglia d’olio e adagiatevi i peperoni.
Completate con un filo d’olio e infornate in forno preriscaldato a 200°/220° per circa mezz’ora o fino a quando i peperoni non si saranno ammorbiditi e si sarà formata una crosticina in superficie.

Bon appétit!

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